Carl Rahl era figlio dell’incisore Carl Heinrich Rahl (1779–1843).
Frequentò l’Accademia di belle arti di Vienna e vinse un premio all’età di 19 anni. Compì quindi una serie di viaggi studio a Monaco, Stoccarda, in Ungheria e nel 1836 raggiunse l’Italia dove, per avvicinarsi alla scuola d’arte veneziana e romana, rimase fino al 1843.
Il suo stile venne fortemente influenzato dal suo lungo soggiorno italiano, soprattutto in merito all’uso del colore e della prospettiva.
Tornato a Vienna, rimase qui per due anni prima di iniziare un periodo di cinque anni di vita itinerante, durante il quale viaggiò tra l’Holstein, Parigi, Copenaghen, Roma, Copenaghen e Monaco e si procurò da vivere realizzando ritratti. In questo dipinse le opere Manfreds Einzug in Luceria e Die Christenverfolgung in den Katakomben.
Nel 1850 divenne professore all’Accademia di belle arti di Vienna. Tuttavia, per ragioni politiche, si dovette dimettere dall’incarico. Aprì allora una scuola d’arte privata che raggiunse subito un notevole successo, soprattutto per la realizzazione di dipinti monumentali di carattere storico-allegorico.

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