Alfio Quintavalle è un pittore noto per i suoi scorci veneziani che interpreta sempre con una tecnica fatta di tocchi di pennello larghi e veloci. Il risultato è un’istantanea rarefatta e tremolante della città lagunare che il pittore sa rendere ancora più poetica con una cromia accesa e brillante.

DESCRIZIONE

Il soggetto del paesaggio urbano è già presente in epoca Medievale e Moderna, ma prevalentemente in maniera idealizzata. Le scene di vita cittadina diventano temi tipici con un’interpretazione più verosimile a partire dal XIX secolo. Ricordiamo come subito dopo le correnti realiste dell’Ottocento anche gli impressionisti diedero molta rilevanza al quotidiano, alla vita di tutti i giorni, con un certa predilezione, però, verso la frenesia della città, la folla, il traffico e ambientazioni tipicamente borghesi.

Questo scorcio urbano di Venezia è impostato su una solida struttura compositiva, costruita con quinte architettoniche che si perdono verso un punto di fuga leggermente decentrato verso destra. La componente fondamentale per Quintavalle è comunque il colore, dalle tonalità brillanti e festose, con il quale risolve l’intero dipinto. A volte la pennellata è più distesa a creare pareti, riferimenti strutturali per la composizione, ma, più spesso, il colore viene distribuito con larghi tocchi. Il pittore usa una tecnica quasi divisionista per evidenziare le vibrazioni della luce sugli oggetti e, soprattutto, sull’acqua.

Alfio Quintavalle è un pittore noto per i suoi scorci veneziani che interpreta sempre con una tecnica fatta di tocchi di pennello larghi e veloci. Il risultato è un’istantanea rarefatta e tremolante della città lagunare che il pittore sa rendere ancora più poetica con una cromia accesa e brillante.

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