La denominazione della località deriva dal leggendario Eridamo figlio di Medauco, uno dei condottieri fuggiti dalla distruzione di Troia che, approdò nell’attuale spiaggia di Sant’Erasmo esplorando la laguna fino alle foci del fiume Dese, inoltrandosi così nel territorio di Altino e di Dese. Nei tempi antichi, c’era un’immensa foresta, e la selva prese il nome di Fetontea. Ai tempi dell’impero Romano, alla località e al fiume, gli attribuirono il nome di “Eridesium”, a ricordo del primo esploratore di queste terre. La località venne aggregata alla toponomastica territoriale dell’Agro Romano Altinate.

Inoltre il fiume che ha dato il nome alla località, era una comoda via di comunicazione, che congiungeva l’interno della terraferma con la laguna. In questo villaggio denominato “Pegasus”, c’era un piccolo scalo per i trasporti di via acqua con lo scambio dei prodotti agricoli ed ittici. Nei secoli la località cambiò parecchie volte il proprio nome, nel II° secolo d.C. (100) Eridesio, dal VII° secolo (600) fino al medio evo Desio, poi Desium. Anticamente la parrocchia di Dese veniva gestita dalla diocesi di Altino, considerata anche un sobborgo della grande Città Romana. Nel 1152 risultava che Dese avesse una cappella di San Giovanni Battista dove si poteva battezzare. La località viene descritta sui “libri del sale” ed era una una regola di San Martino in Strada (Campalto). Nel 1155 il Papa Alessandro III° concesse il diritto padronale sulla zona al Priore di Crociferi. Nel 1231 in questa località i Conti di Colalto erano proprietari di alcuni beni.

Nel 1551 l’Ordine dei Crociferi fu soppresso dal Papa Alessandro VII°, e le proprietà passarono alla Repubblica di Venezia. Dopo pochi anni la Repubblica li vendette alla famiglia Minelli, che per testamento destinarono i beni agli Espositi – Istituto della Pietà di Venezia. Il territorio era coperto di boschi e selve, poi negli anni venne disboscato. La località veniva descritta e disegnata nelle antiche carte depositate in Archivio di Stato di Venezia, in cui le case venivano costruite lungo la via Altinia e il fiume Dese. Nel 1546 a sud del territorio viene citata l’ubicazione di un monastero dei Frari (Venezia) con annessi terreni e barchesse. Bisogna arrivare al 1700 per avere l’attuale denominazione di Dese. Nell’891 venne costruita una torre quadrangolare, con un’altezza di 20 metri che, ancor oggi possiamo ammirare situata in Via Litomarino ( anticamente denominata Rio Marino).

Nel IV° e V° secolo d.C. (300-400), tutti i territori Veneti, fino ai margini delle laguna, furono distrutti e saccheggiati dalle invasioni barbariche. Gli Ungari, erano un popolo feroce e violento, proveniente dalla Pannonia (attuale Ungheria). Nei tempi antichi, per merito della torre d’avvistamento i barbari furono affrontati e sconfitti. Testo tratto da associazione culturale eridesium terra e tradizioni. Curiosità veneziane 2007 – leggende e misteri tra storia e mito.

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